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Il cane è stato da sempre definito il “migliore amico dell’uomo”, da cui per definizione ci aspettiamo disponibilità, fedeltà, presenza, scambio, comprensione, divertimento, aiuto…
Tra amici però questo deve essere reciproco: non possiamo obbligare qualcuno a stimarci e ad amarci ma dobbiamo conquistarci la sua considerazione e il suo affetto, anche se è un cane. Il cane è un animale gregario che gestisce la sua vita secondo le interazioni sociali che si costruisce: soddisfatti i suoi bisogni di base di nutrimento, di riposo, di evacuazione, di sicurezza e protezione, vive nel branco nel rispetto delle regole e della gerarchia ed è in grado di scambiare una forte complicità, entusiasmo ed energia positiva con i suoi compagni.
Quando il branco è una famiglia di esseri umani, il cane comprende immediatamente qual è il suo gradino nella gerarchia familiare, riconosce il leader, e da subito si adegua instaurando relazioni diverse con ognuno dei membri della famiglia per portare il suo contributo. Più l’essere umano dimostra presenza, comprensione, disponibilità più il cane risponderà con attenzione, fiducia, collaborazione ed amore. Il cane prova grande soddisfazione nello svolgere, con il proprio conduttore/proprietario, attività ludiche e sportive che offrono l’opportunità di instaurare una corretta interazione uomo-cane, conoscersi meglio, imparare a comunicare in un linguaggio comune, risolvere i piccoli conflitti e costruire una relazione ricca e soddisfacente.
Tra le varie attività di interazione uomo-animale, il cane trae soddisfazione dalle attività assistenziali tra cui la pet therapy, una disciplina dove il cane è un terapeuta che porta benessere alle persone malate o in stato di disagio. Certo la pet therapy, come tutte le professioni sociali, richiede, per entrambi i componenti del binomio operatore, una predisposizione individuale, un grado di sicurezza e di equilibrio psicologico adeguati. Non tutti i cani, come non tutte le persone, hanno le caratteristiche e la forza interiore per incontrare e supportare altre persone sofferenti, ecco perché è importante conoscere e riconoscere nel nostro cane e in noi stessi i bisogni e le attitudini individuali che ci portino verso la completa soddisfazione e realizzazione personale. Cane e uomo condividono il bisogno di conoscere e sperimentare sempre cose nuove: il percorso di formazione e di crescita per diventare un binomio operatore di pet therapy è pertanto una risorsa molto stimolante e arricchente per entrambi.
Per il cane la pet therapy è un'ottima occasione per passare tanto tempo in compagnia del proprio amico conduttore con cui condividere esperienze di vita quotidiana (passeggiate, gioco, sport, esercitazioni, studio, lavoro…) e fiducia reciproca. Il cane impara che le persone possono presentarsi e comunicare in modo molto diverso tra loro ma che ci sarà sempre il suo amico come intermediario e da quella esperienza arriverà certamente gioco, divertimento, cibo e tante coccole.
Sicurezza, serenità ed appagamento è di certo quello che ognuno di noi vorrebbe avere per sé e vorrebbe regalare al proprio miglior amico. E se questo fosse un cane?...
Dott.ssa Deborah Catalano
Medico veterinario esperto in IAA; Coadiutore del cane, del gatto e altri animali da affezione in IAA; Educatore cinofilo CSEN/FICSS; Vicepresidente UAM.
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