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Vi siete mai chiesti perché le parole “Pet Therapy” ci affascinano così tanto? Non sappiamo nemmeno perché, ma ci crediamo! Può essere perché molti di noi hanno avuto un animale che gli ha trasmesso delle emozioni intense o perché abbiamo avuto amici che ci hanno coinvolto raccontandoci delle storie legate al loro speciale rapporto con un animale. Sta di fatto che è così. Leggiamo “Pet Therapy” e pensiamo che gli animali possano aiutare gli uomini, fare loro del bene, migliorare la loro vita.
Ti è mai capitato di pensare, condividendo la tua vita con un compagno a 4 zampe, che potesse essere un fantastico terapista? Molte delle persone che ho incontrato nell’arco di questi anni sono giunte nel Centro UAM per gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) con questa curiosità.
Cosa c’è di così magico nella Pet Therapy da affascinarci tanto? Ce lo siamo chiesti spesso, noi di UAM. Lavoriamo tutti i giorni come terapisti e insegnanti, e pensiamo che sia fondamentale dare una risposta a questa domanda. E’ fondamentale per chi si iscrive alla nostra Scuola di Pet Therapy e si sente affascinato dalla collaborazione uomo-animale.
Se pensiamo alla Pet Therapy siamo portati ad immaginare un “super” animale, affettuoso e disponibile – un animale che dona sollievo e aiuta le persone malate o in difficoltà. Ma affinché la Pet Therapy possa raggiungere gli obiettivi di benessere che ci aspettiamo, il “super” cane deve essere accompagnato dal suo coadiutore, il pet operatore conduttore del cane, che lo guida negli spazi, nei tempi e negli esercizi più adeguati alla situazione. E tu, ti sei mai chiesto: “potrei essere un buon coadiutore del cane?”.
Il cane è stato da sempre definito il “migliore amico dell’uomo”, da cui per definizione ci aspettiamo disponibilità, fedeltà, presenza, scambio, comprensione, divertimento, aiuto…
È incredibile con quanta naturalezza associamo il nostro buon cane di famiglia ad uno adatto all’attività di pet therapy. Trasformiamo in cani da pet therapy il cocker anziano della parrucchiera che le si accoccola vicino ai piedi tutte le sere in cui lei si sente triste; il piccolo meticcio nero del signore incontrato tutte le mattine al parco, che gli infonde sicurezza e conforto da quando la moglie non c’è più e la golden retriever dell’amica che sembra essere l’unica in famiglia capace di far addormentare la figlia.
Conigli e lepri sono soggetti comuni nelle arti visive, con significati mitologici e artistici differenti nelle diverse culture. Il coniglio e la lepre sono stati associati alle divinità della luna e possono significare rinascita o resurrezione.
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